Vi ho già parlato della tradizione di San Martino? San Martino di Tours è il patrono del paese in cui viviamo, e visto che si sta a casa, generalmente prepariamo il pane… Questa cosa ormai si ripete di anno in anno, e mi piace poter portare avanti la tradizione con i miei bimbi.
La festa di San Martino si celebra in tante zone d’Italia, durante l’Estate di San Martino, l’11 novembre, ed è accompagnata da diverse usanze regionali.
Spesso questa ricorrenza è legata alla prima spillatura del vino novello, ma sono tanti anche i proverbi che ci ricordano l’associazione di questa festa con i prodotti della terra, soprattutto le castagne. La festa inoltre, coincideva con il Capodanno Celtico, perciò feste, banchetti ed abbondanza erano d’obbligo.
Poi man mano, molto tempo dopo, la coincidenza della chiusura dell’anno agricolo inquadrò questa giornata come la celebrazione della fine del lavoro e l’inizio del “riposo forzato” dei mesi invernali, per chi traeva sostentamento principalmente dal lavoro della terra.
La leggenda racconta di come Martino, soldato dell’impero romano, durante una ronda notturna nell’inverno del 335 d.C. divise in due il suo mantello con la spada, per donarne metà ad un viandante infreddolito. La pioggia però continuava a cadere, ed il vento a soffiare. Martino aveva freddo, la metà del mantello non lo copriva a sufficienza. Nella notte, il soldato ebbe in sogno Gesù vestito con la metà del suo mantello. La mattina il cielo era sereno e un bel sole caldo splendeva: pareva un giorno d’estate. Da qui “Estate di San Martino”.
A San Martino bisogna festeggiare ed augurarsi “buon tempo”, perchè “Se piove a San Martino pioverà per altri quaranta giorni“. Se invece a San Martino il clima sarà mite, lo sarà anche il giorno di Natale.
Trovate altre ricette per il pane di San Martino : qui
e qui
Ma oggi vi propongo questo altro pane buonissimo che abbiamo fatto, poi ditemi se lo provate. E’ perfetto in abbinamento ai salumi, ma anche con un velo di marmellata per le colazioni di questo periodo dell’anno.
A presto!
La Ricetta…
Contenuto creato in collaborazione con Rigoni di Asiago
Tempo di preparazione | 20 minuti |
Tempo di cottura | 30-40 minuti |
Tempo Passivo | 4 ore |
Porzioni |
1 pane piccolo
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- 70 g Farina di segale
- 230 g farina tipo 1 o 2 io tipo 2
- 200 ml acqua tepida
- 3 cucchiaini miele di acacia io Mielbio Rigoni di Asiago
- 1 cucchiaino sale fino
- 3 g lievito secco
- 45 g Uvetta
- 45 g Castagne secche bollite
Ingredienti
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- Preparate le castagne secche, facendole bollire, nel metodo che utilizzate di solito (se le acquistate c'è scritto sulla confezione). A parte fate rinvenire l'uvetta.
- Nella ciotola della planetaria mettete le farine e il lievito e mescolate, aggiungendo anche l'acqua e il miele. Aggiungete per ultimo il sale.
- Impastate con il gancio ad uncino fino ad avere un impasto uniforme. Al termine aggiungete uvetta e castagne amalgamando bene al resto dell'impasto.
- fate riposare un'ora coperto con la pellicola. Dopo 1 ora fate un giro di pieghe e lasciate ancora lievitare per 2 o 3 ore a temperatura ambiente o nel forno con la lucina accesa.
- Rovesciate l'impasto su di una spianatoia infarinata, praticate dei tagli sulla superficie e mettete in una teglia o sulla leccarda del forno, anch'essa infarinata.
- Fate cuocere in forno già caldo a 200 gradi per 10 minuti, abbassate a 180 e proseguite ancora per circa 20 minuti fino a doratura. Il pane è cotto quando sentirete un suono sordo (tipo tamburello) se battete con le nocche sulla base.
- Fate raffreddare completamente prima di tagliare a fette.
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