Eccomi di nuovo qui. Finalmente riesco ad aggiornare il blog… Il tempo è tiranno… Ma questo non significa che non abbia ricettine a tema in serbo, anzi.
Cucinare cucino, il problema sta sempre nell’organizzare le foto e scrivere gli articoli dedicati e le ricette, in modo da potervele proporre. A volte sono talmente stanca che mi addormento con il tablet in mano, proprio mentre scrivo. Io ho bisogno di vacanza, e voi?
Oggi vi parlo dello Stollen. E’ un tipico dolce di origini tedesche che viene preparato in particolare durante il periodo natalizio. E’ ricchissimo di frutta secca, canditi e mandorle, e come ogni dolce ha tante varianti anche in base alla zona in cui viene cucinato. Alla ricetta tradizionale, fatta di farina, lievito di birra , latte, burro e uova, si aggiungono mandorle, uvetta rinvenuta nel rum, canditi, spezie e scorza di limone, a cui poi possono essere aggiunti a seconda delle zone, della ricotta, il vino rosso, mele, prugne o nocciole, oppure un filone di marzapane proprio nel cuore del dolce, che a fine cottura viene ricoperto di burro fuso e zucchero a velo. E’ un dolce fragrante che profuma di Natale, e può essere conservato a lungo. Per questo motivo è perfetto per essere preparato con largo anticipo in occasione di pranzi o cene, oppure regalato.
Ma lo sapevate che la prima citazione del dolce, che in realtà ha origine verso il 1300, avvenne nella città di Dresda nel 1474?! Da allora ne è il dolce tipico per eccellenza (Dresdner Stollen ovvero Stollen di Dresda). Che bello riscoprire questi dolci tipici e antichi e riproporli sulle nostre tavole.
Nella mia versione, realizzata proprio per dare il via al periodo natalizio, vede al suo interno uvetta di Corinto, Sultanina e di Malaga. Poi scorza d’arancia (perché non avevo il cedro) e mandorle dolci pelate, che ho tritato a farina.
Provatelo variando a vostro piacimento gli ingredienti del ripieno, e regalatelo a chi volete bene, ben incartato e infiocchettato!
La Ricetta …
Tempo di preparazione | 30 minuti |
Tempo di cottura | 1 ora |
Tempo Passivo | 2 ore |
Porzioni |
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- 500 g di Farina tipo 0
- 120 g Farina di mandorle
- 160 g di burro morbido
- 220 g di uvetta Io ho usato sultanina, corinto e malaga
- 100 ml Di rum
- 100 g di Arance candite
- 1 Limone bio
- 2 Uova
- 200 g di zucchero semolato
- 150 ml di latte
- 1 bustina Lievito di birra secco
- 1 baccello di Vaniglia
- q.b. Noce moscata o altre spezie a piacere
- q.b. Cardamomo
- Un pizzico di sale
- Per la superficie:
- 50 g di zucchero a velo
- 40 g di burro
Ingredienti
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- Mettete l'uvetta in una ciotola con il Rum.
- Nella ciotola della planetaria mettete farina, lievito, zucchero, i semini ricavati dalla bacca di vaniglia, la punta di un cucchiaino di cardamomo in polvere e noce moscata o altre spezie a seconda del vostro gusto.
- Aggiungete agli ingredienti secchi le uova leggermente sbattute, la scorza grattugiata di mezzo limone bio e un pizzico di sale e iniziate a lavorate gli ingredienti con la frusta a foglia. Altrimenti procedete con il vostro metodo abituale (Mixer, Bimby, a mano...)
- Aggiungete un poco per volta i pezzetti di burro a tocchetti che nel frattempo si sarà ammorbidito, sempre con la frusta in azione.
- Unite anche il latte l'arancia candita (se vi piace fate un mix di arancia e cedro, io non avendo il cedro ho usato solo arancia), l’uvetta strizzata e la farina di mandorle.
- Impastate bene in modo da ottenere un composto elastico e non più appiccicoso. Per aiutarvi aggiungete altra farina.
- Coprite la ciotola con la pellicola trasparente e lasciate lievitare al tiepido per un paio di ore.
- Riprendete l’impasto, (dividetelo in due parti se volete due dolci più piccoli) appiattitelo su di un piano di lavoro infarinato, arrotolatelo e sistematelo su di una placca rivestita di carta da forno.
- Infornate in forno già caldo a 170°C per circa un'ora, fino a che non sarà dorato.
- Spennellate il dolce appena sfornato con il burro fuso e cospargetelo con abbondante zucchero a velo.
- Il dolce si conserva per giorni in una scatola di latta ben chiusa.
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