Inconsueto per Giochi di Zucchero presentare un piatto salato, ma quando ad interpellarti è Riso Gallo e devi rappresentare la tua Regione, allora… che i giochi abbiano inizio!
Riso Gallo, nella “sfida” che prende il nome di “Riso d’Italia”, mette insieme 20 Blogger, 20 Regioni e 20 Ricette, creando un percorso culinario alla scoperta di sapori e tradizioni.
Ogni settimana, da giugno a luglio, due tra i 20 blogger coinvolti (uno per ogni regione ), si sfidano a colpi di risotto unendo in un primo piatto gli ingredienti che più caratterizzano la propria regione.
Questa settimana la Valle d’Aosta sfida la calda Sicilia. Per decretare il vincitore, anche voi potete votare qui con un bel “Mi piace” sul risotto che preferite…
Errata corrige… solo da Venerdì 19 potete votare anche me…
La Valle d’Aosta è la più piccola e montuosa regione italiana, e il suo territorio è caratterizzato principalmente da zone poco pianeggianti, e non uniformemente soleggiate. La sua conformità e il suo clima montano, è evidente, condizionano in maniera pesante l’attività agricola, che si incentra principalmente nella zootecnia. Il mercato alimentare è costituito da coltivazioni di patate, orti e piccoli frutti, sulla produzione lattiero casearia e sulla lavorazione della carne, bovina, caprina e ovina, senza disdegnare la selvaggina.
Patate, formaggi, salumi, mele, castagne e noci, rappresentavano gli alimenti principali dai quali i nostri nonni traevano sostentamento.
Alimenti a lunga conservazione che facilmente si mantenevano anche durante la stagione invernale, durante la quale a causa delle copiose nevicate parecchie frazioni delle vallate laterali rimanevano isolate fino a primavera.
Alimenti poveri, che ancora oggi contraddistinguono i piatti della tradizione valdostana di origine contadina, poco elaborati, gustosi e calorici.
Per rappresentare la Valle d’Aosta, ho scelto i tre cereali, riso, farro e orzo, rustici e saporiti, che ben si prestano a descrivere la ruralità della nostra cucina. Li ho cucinati in modo semplice, con il brodo e i gusti classici dell’orto. Ho aggiunto una fondutina delicata al formaggio caprino, con noci e fettine fini fini di mocetta croccante, a contrapporsi con la cremosità del piatto.
In un boccone, la semplicità e la genuinità dei sapori di montagna.
La Ricetta…
- Per due persone
- due bicchierini di mix tre cereali, riso, farro e orzo
- 800 ml circa di brodo vegetale
- gusti misti (rosmarino, salvia timo)
- mezzo scalogno piccolo
- 100 g di formaggio di capra, grasso e poco stagionato
- panna q.b. (50 ml dovrebbero bastare)
- 6-8 fettine di mocetta bovina affettata molto fine, cercando di mantenere la fetta intera
- due cucchiai di olio extravergine d'oliva
- noci (circa 6-8 gherigli)
- 15 g di burro
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- sale q.b
- Iniziamo a preparare un battuto con i gusti, salvia, rosmarino e timo, insieme allo scalogno.
- Soffriggiamo il trito con un cucchiaio di olio evo e un pizzico di sale , poi aggiungiamo qualche cucchiaio di brodo e facciamo stufare.
- Quando il brodo si è asciugato, aggiungiamo i cereali e tostiamo per qualche minuto, girando con un cucchiaio di legno. Poi sfumiamo con il vino bianco.
- Aggiungiamo il brodo fino a coprire i cereali, e facciamo cuocere, girando di tanto in tanto, aggiungendo altro brodo fino a cottura ultimata. Ci vorranno circa 12 minuti, a fuoco moderato.
- Nel frattempo prepariamo la fonduta, sciogliendo il formaggio tagliato a tocchetti insieme alla panna, sempre mescolando, fino ad ottenere una crema non troppo densa. Teniamo in caldo mescolando.
- Prepariamo la guarnizione croccante facendo tostare in un'altra padella le fettine di mocetta con un filo di olio e i gherigli di noce sminuzzati grossolanamente, girando in modo che la doratura sia uniforme su entrambe i lati delle fette.
- A cottura ultimata, i cereali vanno mantecati con un pezzetto di burro.
- Passiamo alla composizione del piatto, avendo cura di mantenere al caldo tutti i componenti.
- Posizioniamo i cereali nel piatto, versiamo sopra metà della fonduta in ogni porzione, aggiungiamo i gherigli di noce ed infine due o tre fettine di mocetta croccante.
7 Comments
Claudia
17 Giugno 2015 at 13:43Questo primo a quest’ora mi sta facendo letteralmente morire di fame.. Quella fondutina.. quella specie di pancetta croccante.. una vera bontà! :-***
Lilli nel paese delle stoviglie
17 Giugno 2015 at 14:14adoro la mocetta, quando vengo in val d’aosta ne mangio quintali, che bel risottino, ottimo saporito, gustoso, rispecchia bene la vostra cucina che personalmente amo anche per la sua semplicità! in bocca al lupo per la sfida!
Andreea
17 Giugno 2015 at 17:01Il tuo piatto è molto invitante, ha una bella presentazione e immagino il buon gusto !
SABRINA RABBIA
17 Giugno 2015 at 18:43ingredienti tradizionali, davvero un bel piatto!!!Brava cara, baci sabry
zia Consu
17 Giugno 2015 at 21:32Che capolavoro O_O hai saputo rivisitare in chiave moderna i sapori del tuo territorio rendendogli omaggio in un modo spettacolare 🙂 Complimenti!
Erica Di Paolo
22 Giugno 2015 at 13:36A dirla tutta avevo ammirato l’avvolgenza di questo piatto già da qualche gioro. Ma i giorni scorsi sono stati pienissimi di impegni. Assaporo solo ora i sapori incantevoli che hai messo insieme e….. gioia mia, tutto bene? Cosa succede? Mi fai stare in pensiero…..
Mila
23 Giugno 2015 at 12:12WOW!!!! Vedo che anche te hai cambiato look!!! Mi piace molto questo vostro nuovo spazio complimenti a tutte. E meravigliosa questa ricettina adesso andare a casa e trovare un bel piattino del genere sarebbe un vero piacere